Di fronte al disastro della guerra in Ucraina, alle incredibili sofferenze delle popolazioni civili, alle distruzioni delle infrastrutture, ai milioni di profughi (di tutte le guerre), bisogna invertire la rotta:
– impegnarsi per terminare il conflitto per via diplomatica;
– fermare la corsa al riarmo nucleare e l’aumento delle spese militari al 2% del Pil italiano.
Per questo Sinistra Unita per Bologna propone due petizioni popolari rivolte al parlamento e al governo.
La prima per chiedere che lo Stato italiano ratifichi il trattato Onu per la messa al bando degli ordigni atomici; nonché l’impegno al completo disarmo nucleare dell’Italia, sia attraverso la rinuncia all’approntamento e all’uso di armi nucleari da parte delle forze armate, sia con il divieto assoluto di transito e permanenza di ordigni nucleari di proprietà di altri paesi sul territorio nazionale.
Il secondo testo per impegnare i vari livelli istituzionali a: tagliare le spese militari invece di aumentarle; ridurre le tariffe del gas e bloccare i prezzi dei generi alimentari di largo consumo; reintrodurre la scala mobile, aumentare le pensioni al di sotto dei mille euro e introdurre il salario minimo a 10 euro l’ora; adoperarsi per l’immediato cessate il fuoco, per la pace, per la trattativa tra le parti e cessare subito la fornitura di armi in Ucraina.
FIRMA LA PETIZIONE PER IL DISARMO NUCLEARE
FIRMA LA PETIZIONE PER IL TAGLIO DELLE SPESE MILITARI