La giunta Lepore sul tema casa ha scelto ancora di sostenere la speculazione privata
La giornata di ieri ha riproposto nuovamente il tema del diritto all’abitare con gli sgomberi di immobili occupati effettuati dalla polizia. Le case occupate, sfitte e abbandonate da tempo, sono di proprietà di enti pubblici, dell’Università di Bologna e dell’Azienda per i Servizi alla Persona; per quest’ultima è bene ricordare che sono soci il Comune e la Provincia, oltre alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
E’ di questi giorni la notizia del progetto di recupero di 330 appartamenti da parte di Acer, poca cosa rispetto all’emergenza abitativa, soprattutto se si considera il patrimonio sfitto e abbandonato della stessa ASP, sicuramente significativo, ma del quale mancano dati ufficiali, mentre gli appartamenti affittati versano in scarse condizioni manutentive.
Le scelte urbanistiche le dovrebbero fare gli Enti Locali, in primo luogo il Comune. La giunta Lepore, in continuità con le precedenti, ha scelto di sostenere nei fatti la speculazione privata: dal centro storico dei B&B ai condomini di lusso della periferia.
La città vive un’emergenza strutturale sia per chi ci risiede sia per gli studenti provenienti da altre regioni, ciononostante la risposta alla domanda abitativa si sostanzia nel proliferare di studentati privati con prezzi medi mensili insostenibili non inferiori a 800 euro. A fronte di questo stato di cose Sinistra Unita per Bologna esprime la massima solidarietà agli occupanti.
Sinistra Unita sosterrà tutte le iniziative che pongono il diritto all’abitare in cima alle priorità sociali in una città dove si affronta tale problema ricorrendo al manganello.