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DORA PALUMBO

sindaca

Comune di Bologna: “Neanche il minimo sindacale” è un giudizio letterale

Sinistra Unita denuncia la mancata tutela della salute de* dipendenti comunali e presenta interpellanze nei consigli

La tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori è un obbligo per i datori di lavoro, ed un diritto de* dipendenti. Un diritto negato alle dipendenti e ai dipendenti del Comune di Bologna, che secondo i delegati RSU e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del sindacato SGB non hanno accesso alle visite mediche periodiche obbligatorie per legge. Il sindacato ha infatti denunciato ritardi anche decennali nello svolgimento delle visite, ed una generale mancata sorveglianza sanitaria.
Per queste ragioni, è già stato presentato da SGB un esposto all’Ispettorato del Lavoro e una denuncia al Tribunale del Lavoro. La portata inverosimile dei ritardi nello svolgimento delle visite obbligatorie, che arrivano anche a dieci anni, dimostra peraltro un problema sistemico ben antecedente all’allungamento delle liste di attesa causato dalla pandemia Covid.

Se da una parte ci preoccupa la gravità di un organo pubblico che non tutela i propri dipendenti e si pone in violazione delle norme poste a tutela della loro salute, d’altra parte riscontriamo un grave sperpero di risorse pubbliche. Il Comune di Bologna, infatti, ha una convenzione con l’ASL per un importo di 250mila euro annui destinati proprio allo svolgimento di quelle visite periodiche e di quella sorveglianza sanitaria che non vengono erogate correttamente.

Il nostro consigliere di quartiere Michele Terra presenterà un’interpellanza (disponibile in allegato) al Quartiere Porto-Saragozza, cui seguiranno interpellanze simili in tutti i quartieri. “Chiediamo risposte da parte del Comune – spiega Terra – vogliamo sapere se e quando i/le dipendenti comunali abbiano effettuato le visite previste per legge, se e come si intendano recuperare eventuali ritardi, e se le somme versate ad ASL per prestazioni mai effettuate verranno recuperate”.

Non è la prima volta che il Comune di Bologna si dimostra un datore di lavoro irrispettoso dei diritti dei lavoratori. Le nostre aspettative verso il PD sono particolarmente basse quando si parla di diritti dei lavoratori, visto che ha partecipato attivamente alla loro riduzione e svuotamento negli ultimi decenni. Eppure, il Comune di Bologna riesce a deludere anche queste aspettative, fallendo nel garantire anche il minimo sindacale. Letteralmente.