Sinistra Unita chiede ancora a Lepore di intervenire su Hera e di istituire l’Osservatorio comunale sui prezzi
Carovita alle stelle, inflazione in aumento e bollette insostenibili: Sinistra Unita boccia il bilancio comunale (DUP), invita Lepore a intervenire su Hera e chiede l’istituzione di un Osservatorio permanente di tariffe e costi, già approvato in due consigli di quartiere e non ancora recepito dalla giunta e dal consiglio comunale. L’inerzia dell’amministrazione Lepore, ben più di una dimostrazione d’incapacità, è sintomo di una posizione politica precisa: quello di chi non deve preoccuparsi di come pagare le bollette, ma piuttosto di come suddividere i dividendi di una torta sempre più ricca, come nel caso di Hera, partecipata del Comune, che nel primo semestre 2022 ha avuto utili pari a sette volte quelli dell’anno precedente.
Nel 2022 l’incremento dei prezzi ha raggiunto valori record, i più alti dal 1985 secondo i dati Istat. L’Italia è uno dei paesi europei colpiti più duramente dall’inflazione, mentre sempre secondo l’Istat Bologna è la terza città più cara d’Italia. Il recente parziale rallentamento dei rincari è del tutto insufficiente: occorrono interventi strutturali.
Il Comune di Bologna ricopre un ruolo importante per il benessere dei suoi cittadini, poiché avrebbe il potere di tutelarli – almeno parzialmente – dagli aumenti dei prezzi, e soprattutto dal rincaro delle bollette. Potrebbe per esempio intervenire nei confronti di Hera. Potrebbe, ma a giudicare dal documento di bilancio (DUP) approvato a fine dicembre, non sembra intenzionato a farlo. Sindaco e giunta dovrebbero premere su Hera affinché la multiutility non partecipi alla corsa al rialzo dei prezzi, alimentando così la speculazione.
Allo stesso tempo, resta inascoltata la proposta di Sinistra Unita di istituire un Osservatorio permanente che controlli e pubblicizzi l’andamento delle varie tariffe e costi (energia, gas, utenze varie, prodotti petroliferi) sul territorio bolognese, da costituire in seno alla terza Commissione – commercio, turismo, lavoro, economia di vicinato, anche attraverso il coinvolgimento di Consiglieri di Quartiere, tecnici, rappresentanti dei sindacati e delle associazioni dei consumatori.
Tale proposta, presentata da Sinistra Unita nei consigli di quartiere già all’inizio dell’estate, era stata approvata dai consigli dei Quartieri Porto-Saragozza e Borgo-Reno e conseguentemente trasmessa al Consiglio Comunale, dove non è mai stata discussa. D’altronde ci sembra evidente che di fronte alla povertà economica ed abitativa, la giunta Lepore e “l’opposizione” di centrodestra abbiano deciso di adottare la politica del “non vedo, non sento e non parlo”.
Sinistra Unita per Bologna continuerà a impegnarsi nei Consigli di quartiere e nell’ambito cittadino per chiedere l’istituzione dell’Osservatorio, così come non smetteremo di ricordare al Comune di Bologna che Hera appartiene anche ai cittadini e alle cittadine bolognesi.