I consiglieri di Sinistra Unita per Bologna voteranno contro il bilancio di Lepore e continueranno a battersi per un’alternativa in città: dalla parte del mondo del lavoro e dell’ambiente.
Sinistra Unita esprimerà nei 5 consigli di quartiere dove è presente voto contrario alla proposta di Lepore e della sua giunta. Faremo innanzitutto notare che la spesa di 227 milioni stanziati per il welfare è destinata anche ad aziende private, con il pretesto che queste ultime sopperiscono alle mancanze del pubblico. Il PD vuole mantenere un sistema integrato pubblico-privato, noi di Sinistra Unita vogliamo invece superarlo a beneficio del pubblico che deve coprire l’intera domanda, dando così risposta anche alle bolognesi e ai bolognesi che con il referendum del 2013 hanno espresso la loro contrarietà al finanziamento alle scuole private.
Ci stupisce la dismissione del patrimonio pubblico da parte di un Comune che a parole vuole fronteggiare l’emergenza abitativa: riteniamo sia prioritario il recupero degli alloggi del patrimonio pubblico a servizio della comunità.
Sul fronte del lavoro Sinistra Unita richiede con forza che l’amministrazione dia il buon esempio reintegrando subito il salario accessorio dei suoi dipendenti, decurtato del 60% dalla commissaria Cancellieri, situazione mai sanata dal Sindaco Merola, nonostante le promesse.
Sui temi ambientali, che in campagna elettorale sono stati uno dei cavalli di battaglia di Matteo Lepore, siamo molto delusi. Tra gli obiettivi dei quartieri è previsto il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento acustico per ridurre i rischi alla salute pubblica, anche nelle zone in cui impatta pesantemente l’asse autostrada/tangenziale, infrastruttura che l’amministrazione è intenzionata ad ampliare. Più traffico comporterà anche più inquinamento e di conseguenza un aumento delle patologie e delle morti premature connesse alla qualità dell’aria, con danni importanti al tessuto sociale ed economico della città. Per restare in termini di mobilità: pesa sulla città la scelta di un’altra opera inutile e dannosa che in questi mesi sta dando prova della sua grande inefficienza: il People Mover. Sono stati impegnati 1.429.125 euro a titolo di corrispettivo come stabilito dal contratto tra Comune e Marconi Express nell’ipotesi che il numero di passeggeri complessivi nel primo anno di esercizio, sia inferiore a 545mila. Ci opporremo seriamente a una probabile variazione di bilancio per risarcire la Marconi Express e chiederemo la risoluzione del contratto.
Infine riteniamo che non si possa continuare a prendere in giro le bolognesi e i bolognesi con il giochetto del bilancio partecipativo: si tratta di un atto poco più che simbolico che non dà la possibilità di incidere sulle scelte importanti. Abbiamo visto in tante occasioni che, quando bisogna realmente decidere, l’amministrazione si guarda bene dal far partecipare le cittadine e i cittadini. È accaduto nel 2016 durante la farsa del percorso partecipativo per il passante di mezzo, l’abbiamo visto con il progetto del tram: nessuna consultazione pubblica!
A soli pochi mesi dall’insediamento del nuovo sindaco e della giunta si è già capito che a Bologna il progresso non sarà certo verso sinistra.
Dora Palumbo
Coordinatrice di Sinistra Unita per Bologna