Yaya Yafa, un ragazzo di soli 22 anni, è morto di lavoro a Bologna lo scorso martedì, ucciso dal profitto mentre lavorava nell’impianto SDA all’interporto.
Yaya Yafa era un lavoratore precario, come tanti altri che lavorano nei magazzini della logistica, assunto da soli tre giorni attraverso un’agenzia interinale. Ancora una volta una giovane vita è stata spezzata a causa di un lavoro che nei fatti è schiavitù sottomessa alla classe padronale italiana. Con l’avallo, il compiacimento e la collaborazione delle principali forze politiche e sindacali che oggi sostengono Draghi e il suo governo – Partito Democratico in primis – sistematicamente negli ultimi anni si sono smantellati, giorno dopo giorno, i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, in nome della produttività e delle logiche del profitto. A noi ci hanno detto che la lotta di classe era finita, mentre loro, i padroni, hanno continuato a combatterla senza pietà! Non diamogliela vinta! Insieme ai sindacati di base scendiamo in piazza e diciamo: basta morti sul lavoro, basta lavoro in appalto! Chiediamo più sicurezza, più controlli specie nella logistica, settore in cui ad oggi girano i profitti di importanti multinazionali senza scrupoli e nel quale la vigilanza è ancora troppo scarsa. Siamo solidali con la lotta dei lavoratori e lavoratrici della logistica e parteciperemo al presidio (organizzato da SICOBAS – SGB – COBAS – USB – USI/CIT- ADLCOBAS) sotto le finestre della Città Metropolitana, in Piazza Maggiore oggi, martedì 26 ottobre, alle ore 16, durante l’incontro organizzato dal nuovo sindaco Lepore.