Abbiamo deciso di prenderci del tempo per commentare i risultati delle elezioni amministrative per due ragioni. La prima, è che pensiamo che questi risultati chiamino per un’autocritica e un’analisi, da parte nostra e di molta parte della sinistra, ed è qualcosa che richiede tempo. La seconda è che queste elezioni per noi rappresentano un punto di partenza, perciò abbiamo preferito aspettare di avere risultati definitivi sull’esito del voto in tutte le circoscrizioni dove, al netto di un risultato basso e negativo al Comune, Sinistra Unita riesce ad avere divers* elett* con un media intorno al 6%.
A Bologna vince ancora una politica consociativa, questa volta con un’alleanza larghissima che trova il suo centro nel Pd ma che va dagli ex Dc di Casini ai rosaverdi. Non c’è nessuna svolta nella “città più progressista d’Italia”. L’amministrazione Lepore sarà in continuità con le precedenti, sarà il comitato di gestione per gli affari di costruttori, industriali, gruppi bancari e assicurativi, grandi coop e imprenditori d’assalto. L’ampiezza della coalizione e del suo successo dimostra solo la dimensione della torta da spartirsi.
E ora, veniamo alla critica e all’autocritica. Per prima cosa, registriamo due dati: l’affluenza alle urne continua nella sua (non molto lenta) discesa, e a questa tornata elettorale quasi la metà degli aventi diritto al voto ha deciso di non esercitarlo. Se è vero che l’astensione è da anni il più grande partito in Italia, pensiamo che questo sia un dato particolarmente negativo in una città che è sempre stata – ed è tuttora – caratterizzata da grande fermento politico e movimenti dal basso. La disaffezione al voto segna una distanza dalla politica istituzionale. Non vogliamo interpretare la scelta di chi non ha voluto votare, ma pensiamo che sia importante riconoscere la criticità di questo dato, che per noi rimane importante avendo sempre puntato a un ritorno alla partecipazione e all’impegno.
Il secondo elemento con cui ci confrontiamo, è il fallimento del nostro più grande obiettivo: nel prossimo Consiglio comunale non ci sarà alcuna opposizione di sinistra. Pensiamo che questo dato debba interrogare non solo noi, ma tutt* coloro che si pongono alla sinistra di questo sindaco e del suo centro-centrosinistra.
Di certo, è mancata l’unità di queste forze politiche. Sinistra Unita ha tentato di riunire quante più forze possibile, ma ci siamo fermat* di fronte alla mancanza di volontà da parte di altr* di costruire una proposta unitaria. Ci auguriamo sia possibile ricostruire presto un largo fronte di opposizione.
Tuttavia, se è vero che una minore frammentazione delle forze di sinistra avrebbe probabilmente permesso di superare lo sbarramento, è anche vero che in generale queste elezioni hanno segnato percentuali molto basse per tutte le forze a sinistra del PD. E mentre il PD si sposta sempre più a destra, abbracciando da anni politiche neoliberali e classiste a livello nazionale come sul territorio bolognese, non siamo convint* che la soluzione sia quella di rinunciare alle differenze di vedute politiche che arricchiscono il mondo della sinistra reale.
Il nostro progetto è un progetto unitario per una sinistra plurale, che riconosca le differenze ma sappia esaltare ciò che accomuna più che ciò che divide.
Infine, un risultato positivo: con il 6% di media Sinistra Unita elegge 5 consiglieri di quartiere (forse 6, ma bisogna aspettare i dati consolidati), un risultato che riflette l’attività sul territorio della nostra lista e che segna il punto da cui vogliamo partire per continuare a portare avanti l’impresa di Sinistra Unita. La presenza nei Consigli di quartiere ci permetterà di rilanciare una politica di prossimità, che abbia a cuore il territorio e le esigenze di lavorator*, student* e pensionat* e non del profitto. Le nostre consigliere e nostri consiglieri si impegneranno nel raccogliere e rappresentare le istanze del territorio, e nel farlo avranno il supporto delle tante persone già coinvolte nel percorso di Sinistra Unita, e di quelle che speriamo si uniranno a noi in questi anni. Come avevamo detto prima delle elezioni, infatti, Sinistra Unita continuerà ad esistere e a riunirsi, presto definiremo anche i prossimi appuntamenti pubblici.
Vorremmo una Bologna molto diversa da quella che è emersa da questa tornata elettorale, continueremo a lottare per costruirla. La nostra battaglia riparte dai quartieri, con i consiglieri eletti:
Savena: Cosimo Cucchiara
San Donato – San Vitale: Andrea Tornatore
Navile: Marta Positò
Porto Saragozza: Michele Terra
Borgo Reno: Michele Terra (seconda Margherita Gozzi)