Il governo parla ormai chiaramente di aumenti per bollette di gas ed elettricità fino al 30% e tutto questo pare non interessare minimamente i candidati e alle liste che si vogliono contendere il Comune di Bologna. Forse perché i loro settori sociali di riferimento non sono interessati a questo problema perché i soldi li hanno. Oppure perché tutti i partiti che sono al fianco di Lepore e Battistini sostengono le politiche economiche del governo Draghi: dal Pd alla Lega fino a Leu di Bersani ed Errani.
Noi di Sinistra Unita, gli unici dalla parte dei lavoratori e dei pensionati, di quelli che faticano ad arrivare a fine mese, pensiamo che la cosa debba riguardare anche il Comune di Bologna. Un secolo fa fu l’amministrazione di Zanardi a creare infrastrutture a favore della classe lavoratrice, oggi noi vogliamo continuare a stare da quella parte.
Per questo proponiamo che il Comune istituisca una commissione di controllo su prezzi e tariffe. Il cosiddetto libero mercato si è rivelato solo una libera truffa a danno delle famiglie. Vogliamo una struttura mista, composta da consiglieri comunali, tecnici, rappresentanti sindacali e delle associazioni dei consumatori, che controlli le tariffe, denunci gli abusi, affianchi i cittadini nei ricorsi contro i fornitori dei vari servizi – compresi quelli telefonici – e pubblichi semestralmente una tabella chiara sui costi delle varie utenze. Non vogliamo più essere ostaggio delle grandi compagnie e multinazionali, un’opera di denuncia anche istituzionale può essere il primo passo per un’inversione di rotta.
Lo abbiamo detto ieri in conferenza stampa, e lo ripeteremo dentro e/o fuori dal Consiglio Comunale una volta passate le elezioni. Vogliamo una politica che sia attenta ai bisogni di tutt*, e che operi un controllo reale sul privato, soprattutto quando si tratta di servizi essenziali. Il libero mercato è una forma di oppressione verso le classi più povere, e contro questa politica capitalista e neoliberale va il nostro impegno.